Di Tiziana Nanni avevamo già parlato qualche tempo fa. Con lei prosegue il discorso del post precedente – lo sguardo di donna sull’uomo.
Dal confine pubblico-privato qui l’indagine si fa più incalzante. La bolla prossemica è rotta, l’occhio tocca il confine della pelle, e oltre.
Le foto che ho scelto hanno un unico soggetto, e uno sguardo che si mantiene coerente attraverso le diverse tecniche: Polaroid, digitale, pellicola 35 mm e 6×6, cellulare. “Il mezzo conta poco” dice Tiziana, “la Fotografia è una.”
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toh… uno sguardo. uno sguardo vero.