© Laura Albano 2008-2013
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Nel post precedente facevo una sorta di punto sul discorso sotteso a questo blog. Blog che, come già scritto, è stato lo svolgimento in parole di un’idea nata fotograficamente un anno prima, nel 2008. Ancor prima che un’idea era un’esigenza personale: quella di testimoniare l’esistenza delle donne che parevano scomparse dalle rappresentazioni mediatiche, donne-individui, con caratteristiche somatiche, di espressione, vissuto e personalità distinte, a dispetto della paurosa omologazione dilagante, parallelo sospetto di una negazione di soggettività politica. Da quell’esigenza, anzi urgenza, presto fattasi collettiva, è derivata una serie di fotografie e di mostre, dove volti di donne diverse erano fotografati in modi diversi, ma sempre attenti alla loro individualità, anche grazie alla scelta di luci “descrittive” – dove possibile luce diurna riflessa o diffusa, in mancanza di questa una luce che comunque rendesse possibile il racconto della pelle e del volto, senza prevaricarli né esasperarli. Il focus sul volto non significa certo elidere il corpo dal discorso: è stata piuttosto la necessità di soffermarsi, per un momento, sulla parola – sul logos. Le espressioni sono venute da sé, dal dialogo durante la ripresa, e sono quanto di più lontano dalla moda imperante.
Tirando le fila, qui sopra un riassunto; per poter finalmente andare oltre e, dopo il necessario focus su una realtà negata, ridare libero corso alla fantasia – intesa, ovviamente, come l’esatto contrario del cattivo uso di photoshop.
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capisco l’urgenza. e condivido lo sforzo. perché aumenti l’efficacia bisogna trovare il modo per farlo rientrare nei luoghi da dove è stato espulso. una volta non capivo l’entrismo… ma una volta c’era un’alternativa possibile, o almeno immaginabile. anche utopica. adesso se sei fuori, sei negato. bisogna far saltare il banco. anche se a ben guardare, il banco sta saltando per meriti propri. imbecilli…
ma infatti, mi pare il banco abbia fatto harakiri….
è che intorno al banco ci sono centinaia di collaboratori. chi fa saltare il banco ne esce indenne. i collaboratori esterni no.
questa è questione centrale. Lo scempio visto da un altro punto di vista. Certo, le spese del boicottaggio le pagano i collaboratori, immagino. Mi immagino fantascientificamente una ribellione di lettori e collaboratori coalizzati contro “il banco”….
la seconda è più fantascientifica
Ciao Laura,
con buon ritardo ti propongo questa galleria, di bocche in qualche modo aperte, e perdona il fritto misto alla googleimmagini: https://www.google.it/search?q=gorgoneion&biw=1134&bih=738&tbm=isch&imgil=S1Zg1dNDrhNX0M%253A%253Bhttps%253A%252F%252Fencrypted-tbn0.gstatic.com%252Fimages%253Fq%253Dtbn%253AANd9GcTZzweaLfHfP69IKyZS62aGXMikXR0_8It1mN0Egn5M985M97y0%253B1000%253B1000%253B22QW7sgSTvlKYM%253Bhttp%25253A%25252F%25252Fwww.beniculturali.it%25252Fmibac%25252Fexport%25252FMiBAC%25252Fsito-MiBAC%25252FMenu-Utility%25252FImmagine%25252Findex.html_644948432.html&source=iu&usg=__4F4o2WRdDtB6nsLrrLLV43qER78%3D&sa=X&ei=ZdIlU-LwFsXItQaLvoH4BA&sqi=2&ved=0CDIQ9QEwAQ#facrc=_&imgdii=_&imgrc=S1Zg1dNDrhNX0M%253A%3B22QW7sgSTvlKYM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.beniculturali.it%252Fmibac%252Fmultimedia%252FMiBAC%252Fimages%252Fupload%252Flarge%252F3%252F1243533614963_Gorgoneion34540-34543-34895.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.beniculturali.it%252Fmibac%252Fexport%252FMiBAC%252Fsito-MiBAC%252FMenu-Utility%252FImmagine%252Findex.html_644948432.html%3B1000%3B1000
bella Paola, grazie! .-)
🙂
L’aspetto più interessante secondo me è proprio la diversificazione interna.