In questo particolare momento io voglia di ballare non ne avevo. Ho preferito andare in cerca di volti, trovandone tanti, tutti con qualcosa da dire.
Ps si noti il contrasto con la terribile e anacronistica pubblicità del profumo “Signorina” sul palazzo dello sfondo in alcune foto, con la modella congelata nel suo plissé rosa – io l’ho trovata tremenda dal primo momento in cui l’ho vista, non so voi.
io ho ballato
io preferisco la penombra 🙂
Che foto meravigliose! Sì il manifesto l’ho notato subito, un’immagine articiosa che fa contrasto con la vitalità delle donne vere e dà una sensazione di irrealtà.
grazie cloe! e a proposito di quella anacronistica pubblicità valga il vecchio detto “non ci avrete mai come volete voi!” 🙂
Ma a parte l’immagine, scusate, a voi piace il nome “signorina”per un profumo?! un conto è miss,va’, almeno ha una certa aura ( in america era stato adottato dalla Graham al posto di Maestro che si usa per i direttori d’orchestra, musicisti, registi coreografi ecc) ( devo fare un post su questa storia di Maestro, Maestra!!) ma “signorina”, che tristezza.
Quanto alle tue foto Laura, magnifiche: hai piluccato nel mucchio per tirare fuori delle emozioni incredibili. mi piacciono molto, tutte. m.
no infatti trovo tremendo anche il nome, assolutamente!!! proprio ora poi che non dovrebbe essere più usato per nessuna, io la trovo veramente una provocazione. Interessante la storia della Graham e di Maestro/Maestra, caldeggio il post 🙂
e contemporaneamente ne usciva un altro dal nome “Innamorata”. Li scoprii insieme sulla stessa rivista e pensai che un varco spaziotemporale mi avessi catapultato negli anni ’50.