© Cindy Sherman da Untitled Film Stills
Nonostante le molte iniziative, petizioni etc. contro l’utilizzo del fotoritocco sulle riviste, sarà difficile che la tendenza si inverta in fretta. La sbornia di pixel durerà ancora, quindi nel frattempo la cosa più utile da fare è imparare che non conquisterete mai l’aspetto delle ragazze-copertina con diete e cosmetici; piuttosto, date una vostra foto a qualcuno che sa usare bene il fotoritocco e in (relativamente) poco tempo vi farà diventare come loro.
Qui una volta c’era un link a esempio di come generalmente vengono modificate le immagini nelle riviste. R.I.P.
(vedi anche questo, anche se ormai la tecnica è mooolto più avanti)
PS: qui da noi il tema Body Image è considerato frivolo, ma in altri paesi come in Australia se ne occupa il Governo con appositi progetti.
mi concedo una pausa… nel bel mezzo di una postproduzione appunto. detesto la plastificazione e il fumetto prodotto dal fotoritocco in auge… mi chiedo cosa diavolo è successo al gusto e mi sento spaesato. adesso mi reimmergo. ma poi rispunto con calma. non è una minaccia…
a presto allora, buon lavoro!
Sul tema, a volte penso ai colori pacchiani che contraddistinguevano le prime foto a colori…certo ancora la tecnica non era raffinata, ma voglio credere che fosse un misto di tecnica primitiva e di ubriacatura del nuovo mezzo…forse perché lo spero anche per il fotoritocco. Dove però ci sono anche altri interessi a determinare il gusto, e questo è il problema credo.
ahahahah quindi invece di mettermi a dieta…mi fotoritocco e senza fatica sembrerò più magra…certo poi non mi faccio vedere in giro 😉
ahah inconveniente mica da poco…
ma sai che ci fu un momento che avevano inventato una macchina fotografica con un programma che snelliva al momento della foto? 😀
non ne ho sentito più parlare, non a caso…
che non avrò mai l’aspetto di una cover girl è un fatto che mi è già noto da tempo. la drammaticità della faccenda è che volendo potrei averlo… magari non esattamente, ma slittato al maschile sì. solo che qui non è più questione di look. lo stravolgimento è figlio di un delirio che non accetta non tanto l’idea della morte, quanto quella dell’imperfezione. e i parametri sono dettati da una subcultura marcatamente occidentale che ha perso l’orientamento e vaga di zigomo in chiappa con lo stesso sguardo idota.
il tuo commento potrebbe essere l’incipit di un manifesto 🙂
eh… facciamolo. non se ne può più.
a te non potrebbero neanche dire che sei invidioso!
cmq ho un altro post su un paio di copertine nostrane, in merito, a breve.
Wow! Che impressione la trasformazione!
Materiale interessante, grazie. 🙂
ovviamente lo stesso accade per le copertine di “maschili” patinati….tempo fa ne vidi uno esemplare (anche per i titoli di copertina) e di sera mi fermai a staccare la locandina dall’edicola chiusa, sperando che nessuno mi vedesse….vai a spiegargli lo spirito di ricerca del gesto 😀
Veramente, a me piaceva più prima.
e hai perfettamente ragione arte64!
Attendo con ansia le copertine nostrane svelate! e quando è che parliamo delle linee di abiti per donne “curvy” cioè normali ragazze taglia 44, che potrebbero mettersi abiti di tutte le altre linee se solo non li producessero esclusivamente taglia 38? e guardate che lo dice una ex danzatrice sempre stata naturalmente magra, quindi … ma mi da veramente fastidio per principio entrare in negozio, guardare i micro capi appesi e dovere chiedere quasi scusandomi se esistono in una taglia più verosimile. se avessi una figlia femmina faticherei a convincerla che quella che continuamente ci circonda è una realtà ricostruita e simulata. Che triste! m.
sai che di questa cosa appena su qualche blog si prova a parlarne saltano subito su quelli col ditino alzato, pronti a bacchettare quelle che sarebbero colpevoli di mangiar male (???) e di pretendere al tempo stesso di vestirsi eleganti?
Meno male che tu ci testimoni che la situazione è veramente paradossale.
Quello che sta venendo fuori cmq è che il controllo del peso pare l’unico caso in cui è legittimo anzi doveroso fare la morale a qualcuno…potete fare le peggio cose e vi difenderanno in nome della libertà, ma provate a ingrassare e vi scomunicheranno all’istante.
a proposito di fotoshop http://www.robadadonne.it/4974/autoscatti-intimi-di-lady-gaga/
l’avevo letto stamani, mi sembra una bella cosa che un personaggio così famoso faccia delle dichiarazioni così e non abbia paura di mostrare i propri difetti.
Spero possa avere una buona influenza contro il mito della perfezione.