Marilyn Leibovitz fotografata dalla figlia Annie (1997)
“La prima volta che fotografai mia madre in modo formale fu nel 1974, quando avevo da poco cominciato a lavorare per Rolling Stone. Ero andata a far visita ai miei genitori nella loro casa di villeggiatura sui monti Catskill, e chiesi a mia madre di danzare per me. Quel servizio fu una sorta di rito di passaggio. Io ero una fotografa e lei una ballerina.
Molti anni più tardi, quando mia madre aveva ormai più di settant’anni, la fotografai a casa mia, nel nord dello Stato di New York, ancora una volta durante un pomeriggio estivo. Sistemammo una sedia sul prato, all’ombra. Era molto nervosa e, quando le domandai quale fosse il problema, mi rispose che aveva paura di sembrare vecchia. Era una donna forte, abituata ad avere il pieno controllo della situazione. Sono rare le persone disposte a esporsi tanto.
In olte occasioni ho sostenuto di non avere una foto preferita. Eppure, più passa il tempo, più il ritratto di mia madre mi appare significativo. Forse è proprio questa la mia foto preferita. E’ totalmente onesta. Mia madre mi guarda come se la macchina fotografica non ci fosse.”
Da Annie Leibovitz “At work”
Nel libro questa fotografia è quadrata, con più spazio intorno al soggetto. Questa versione, che preferisco perché mi sembra che lo sguardo arrivi con più intensità, era apparsa precedentemente nel volume “Women” di Leibovitz. Nonostante quello che racconta la figlia, esprime una sicurezza fuori dal comune.
Arriva. Eccome.
🙂
magnifica. come sarei curiosa di vedere le foto della madre che danzava! monica
mi sembra non ce ne sia traccia in giro, per il momento…
è incredibile, ma qui i ritrattisti finiscono: madre, padre, entrambi… ricordo anche avedon sul fronte maschile. è come se a un certo punto il ritratto al genitore/i diventi imprescindibile. e ciò che è evidente che oltre le sfumature, l’approccio è sempre simile.
se fotografare serve per conoscere, voler andare all’origine è forse inevitabile…
nel caso delle foto del padre di Avedon probabilmente c’è anche molto altro.
so perfettamente di cosa parli…
… perché per certi versi è un confronto dal quale sono passato.
avevo intuito. Io ho il veto di fotografare, in questa direzione.
?… se è lecito.
ti rispondo nel prossimo post della serie.