Ricevo e (in lieve ritardo) volentieri pubblico:
A VEGLIA, A TEATRO COL BARATTO
“Raccontare Teatro. Opera prima”
Direzione artistica Elena Guerrini
Manciano (Grosseto), 12-18 settembre 2011, quinta edizione
Il teatro può essere anticrisi? Sì, lo dimostra Il Festival a Veglia, arrivato quest’anno alla quinta edizione. In tempi di tagli alla cultura, la formula semplice, duttile (ed economica) inventata da Elena Guerrini, ripropone – rinnovandola nei contenuti – una tradizione tipica della Maremma toscana: quella del racconto fuori della porta di casa o sull’aia, che dava il senso di appartenenza alla comunità. Così l’attrice, autrice e regista maremmana porta il teatro nelle case e nelle piazzette, che diventano la scenografia degli spettacoli. E anche il biglietto diventa speciale: gli attori sono pagati, come allora, con il baratto: una bottiglia d’olio extravergine o di vino doc, una forma di pecorino.
Questo “teatro fuori dal teatro” ha affascinato in questi anni molti personaggi dello spettacolo – l’anno scorso hanno partecipato Marco Paolini e Simone Cristicchi – e coinvolto un pubblico sempre più vasto. Per l’edizione 2011, in tempi di ripensamento dei modelli su cui è cresciuta la nostra società, il tema scelto è quello dell’“opera prima”, che ci può dare idee, entusiasmi, passioni su come ricominciare. Così rivivranno nei vicoli e nei poderi di Manciano il loro debutto teatrale, aderendo generosamente all’iniziativa, un grande maestro e affabulatore del teatro d’avanguardia come Giuliano Scabia, un noto critico teatrale come Renato Palazzi, che si è “scoperto” interprete oltre che scrittore reinventando Goethe, e il cantore creativo della tradizione yiddish Moni Ovadia, che racconterà i suoi esordi in un monologo creato ad hoc per il Festival. Accanto a loro, Fiorenza Menni ripropone i monologhi del suo primo teatro civile, e una straordinaria outsider come Vladimir Luxuria rivivrà nelle vesti di attrice il suo primo spettacolo ai tempi dello storico locale gay e trasgender “Muccassassina”.
Per tutti i giorni del Festival, Valerio Gatto Bonanni, da cantastorie contemporaneo, con il suo “Pulmino Fiat Theatre” girerà nelle frazioni e negli altri paesi della provincia, per annunciare l’evento e proporre il suo spettacolo per cinque spettatori per volta. Concluderà il Festival il concerto-workshop del gruppo romagnolo Aidoru, con la partecipazione di musicisti da tutta Italia (è previsto un seminario, tel. 338 2871854).
Quest’anno il festival avrà due novità: la presentazione dei libri degli attori-scrittori e l’esposizione di opere di artisti contemporanei nelle case-teatro. La sezione “A merenda con l’autore” vedrà incontri con gli attori-autori in luoghi non convenzionali: lo spazio di modernariato e vintage Ex merceria, l’azienda agricola Orsa Maggiore e il locale Franchino Garage.