Un altro sguardo maschile, tra il passato della tradizione e un presente in mutamento. Nella processione religiosa la donna non è più solo quella coperta di scialli neri dietro la statua del santo.
Mese: agosto 2011
L’occhio maschile_1
Uno sguardo maschile speciale sulle donne negli ultimi quarant’anni è stato quello di Tano d’Amico, grandissimo fotografo di movimenti – qui intervistato da Naima Morelli per Art a part of cult(ure).
“Una storia di donne” è il titolo non solo del libro qui sopra ma anche di una mostra che ha girato diverse città, tra cui Bologna nel 2008 in questa versione.
Ondina se ne va
Con i tempi lunghi e pigri dell’estate vi invito a conoscere Christine Bachmann, una fotografa tedesca che ho scoperto grazie al prezioso photoblog di Marco Signorini. Dal punto di vista del nostro blog appare particolarmente interessante il lavoro Undine geht (Ondina se ne va), in primo piano in formato sfogliabile, in cui Bachmann ha ritratto donne e ragazze di varie età in una sorta di fusione con la natura.
Undine geht è il titolo di un racconto della scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann (omonimia casuale o qualcosa di più?) che prende spunto dalla figura mitologica di Ondina. Il mito nella sua versione romantica (in senso storico-letterario) vuole che questa acquatica creatura possa conquistarsi un’anima solo attraverso il matrimonio, scelta obbligata che la conduce poi ad un infelice destino di tradimenti e morte. La scrittrice I. Bachmann nel suo monologo le restituiva voce e consapevolezza di sé. La fotografa C. Bachmann aggiunge a questa figura, con le sue immagini, un ulteriore approfondimento prospettico.
Il racconto di I. Bachmann, originariamente parte della raccolta “Il trentesimo anno”, è stato poi pubblicato accanto alla versione letterariamente più nota del mito di Ondina, quella di F. de La Motte-Fouqué (1811), con un’introduzione di Lea Melandri che potete leggere qui.